Le bambine che cercavano conchiglie – Hannah Richell // Recensione

Il mare in tempesta si infrange sulle coste frastagliate del Dorset. In alto, su una scogliera impervia, si erge una splendida casa colonica dai muri bianchi. Clifftops. Il posto che una volta Dora chiamava casa.
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Da dietro le ampie finestre le sembra ancora di sentire risuonare le risa di sua sorella Cassie, il rumore delle loro corse da bambine gioiose. Adesso l’edera avvolge le antiche mura della magione dei Tide in un viluppo di silenzio, polvere e segreti. Dora è fuggita da tutto questo, schiacciata dal peso di una colpa inafferrabile come il vento, ma che si è insinuata nelle fibre del suo essere in profondità. E non le fa dimenticare quella lunga e calda giornata d’estate di tanti anni prima. I giochi alla ricerca di conchiglie, i nascondigli tra le rocce e quella piccola, fatale distrazione che ha distrutto un’intera famiglia. Da allora Cassie non le vuole più parlare e le due sorelle si sono allontanate irrimediabilmente. Ma oggi Dora non può più fuggire, il soffio di una nuova vita respira dentro di lei e per amore del suo bambino deve ritrovare i pezzi perduti della sua vita. Perché dietro il massiccio portone di Clifftops ci sono due occhi pieni di accuse ad attenderla, gli occhi di una donna che dovrebbe amarla, ma che da sedici anni sembrano covare solo risentimento. Gli occhi di sua madre. Dora deve trovare il coraggio di affrontarli una volta per tutte.

Cosa è successo tra Cassie e Dora? La domanda divora il lettore.
Personalmente mi sono sentita parte della famiglia di queste ragazze, la scena di un suicidio che apre il libro mi ha completamente rapita e non mi sono più staccata dalle pagine. Ma non è tanto il suicidio il centro della storia quanto una sparizione. Una sparizione separerà queste due sorelle. Ma chi sarà a sparire?
E perché questa cosa, lentamente, logorerà dentro tutta la famiglia?

Straconsiglio questo libro a tutti, davvero. Fa capire l’importanza dei momenti, anche più banali, perché un attimo di distrazione in cui tutto sembra andare bene si può trasformare in tragedia. 

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