La coraggiosa ribellione di un ragazzo simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile.
La storia di Iqbal Masih, il ragazzo pakistano di 12 anni diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Ceduto dalla sua famiglia di contadini ridotti in miseria in cambio di un prestito di pochi dollari, costretto a lavorare in una tessitura di tappeti dall’alba al tramonto, incatenato al telaio, in condizioni disumane, come milioni di altri bambini nei paesi più poveri del mondo, Iqbal trova la forza di ribellarsi, di far arrestare il suo padrone, di denunciare la “mafia dei tappeti”, contribuendo alla liberazione di centinaia di altri piccoli schiavi. Un commovente romanzo di denuncia sul valore della libertà e della memoria, da salvare a tutti i costi perché senza memoria non c’è speranza nel futuro.
Questo libro l’ho letto durante le elementari e l’ho divorato. Divorato a dieci anni significa un capitolo ogni sera però io vi posso dire che ogni giorno non vedevo l’ora che arrivasse la sera per leggere! Wow. Ho amato la storia di questo bambino, e quanto ho pianto…
Ci hanno fatto anche vedere il film a scuola, nel caso vogliate cercarlo credo che esista in qualche posto remoto, non so.
Masai che questo libro l’ho appena prenotato in biblio per la pagina delle letture dei ragazzi? Abbiamo davvero tanti gusti in comune!
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Mi piace pensare che i libri che piacciono davvero, e non per pura pubblicitá che fa comodo, sono quelli che vale la pena leggere, quindi mi fa molto piacere:)
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E’ stata una vicenda che ha commosso molto, mi ricordo…
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