Ho finalmente letto il sequel di Shining. Cosa ne sarà venuto fuori? Scopritelo in questa recensione!
Trama
Perseguitato dalle visioni provocate dallo shining, la luccicanza, il dono maledetto con il quale è nato, e dai fantasmi dei vecchi ospiti dell’Overlook Hotel dove ha trascorso un terribile inverno da bambino, Dan ha continuato a vagabondare per decenni. Una disperata vita on the road per liberarsi da un’eredità paterna fatta di alcolismo, violenza e depressione. Oggi, fi nalmente, è riuscito a mettere radici in una piccola città del New Hampshire, dove ha trovato un gruppo di amici in grado di aiutarlo…
Recensione
Anche io posso rimanere delusa da Stephen King, soprattutto quando sento che fa qualcosa solo per “marketing”.
Mi spiego meglio: non conosco le ragioni per cui Stephen ha deciso di scrivere una sorta di sequel per “Shining”, ma io ipotizzo che lo abbia fatto solo per vendere sulla scia del noto romanzo che ha conquistato non pochi lettori.
Ipotizzerei questa cosa per qualsiasi autore, non tratto diversamente lui. Magari è stato “costretto” dalle aspettative dei fans, magari invece mi sbaglio e sentiva lui di voler scrivere qualcosa in più per far scoprire ai lettori il futuro di Dan.
Fatto sta che per me “Doctor Sleep” è stata una lettura totalmente inutile a livello di completezza della storia dei personaggi che avevo conosciuto in “Shining”. Ne avrei fatto volentieri a meno, soprattutto perché non mi è piaciuta la storia raccontata.
Ho amato il personaggio di Abra – cadabra, solo per intenditori 😂 – e sicuramente ho apprezzato il finale evocativo di un passato che tutti conosciamo bene. Oltre a questo non ho trovato nulla di significativo, nulla che mi abbia fatto scoppiare in esclamazioni di gioia e adorazione. Niente.
Lo ripeto: per me poteva farne a meno.
L’unico libro di King che ho sul Kindle è The Dome, preso dopo aver visto la serie su Netflix… Buona giornata, e buon venerdì! 😉
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