Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d’altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l’oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all’orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d’epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che – protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo – si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?
Questo libro ha un seguito: Hollow City. Il ritorno dei bambini speciali di Miss Peregrine.
Se dovessi scegliere la cosa che più mi ha colpita del libro, sarebbe l’accostamento tra storia e fotografie.
Iniziamo il libro e conosciamo il nonno di Jacob, narratore di storie che ha conosciuto mentre era in un orfanotrofio, durante la seconda guerra mondiale.
Jacob crede a tutto ciò che racconta suo nonno, finché un giorno non viene umiliato a scuola.
Quando comincia a pensare che tutto ciò che gli è stato raccontato sia inventato, comincia a considerare favole quelle del nonno… fino a quando quest’ultimo non viene brutalmente ucciso e Jacob, vicino al luogo del delitto, vede un mostro.
Cominciano gli incubi del ragazzo, le sedute di psicoanalisi: nessuno vuole credere a ciò che Jacob ha visto.
Qual è l’unica soluzione agli incubi di Jacob? Recarsi sull’isola sulla quale si trova l’orfanotrofio, trovare la direttrice (che ha spedito una lettera al nonno quindici anni prima) e sperare che sia ancora viva. La soluzione è scoprire se tutte le foto dei Bambini Speciali – quelle che il nonno mostrava a Jacob da piccolo per dimostrare la verità nelle sue storie – siano o no fotomontaggi.
Siete pronti a conoscere i Bambini Speciali? Ma, dopo tutto il tempo passato, saranno ancora dei bambini? Saranno ancora vivi?
Una storia ben costruita che la critica paragona ad Harry Potter e X-Men, personaggi fantastici nelle azioni ma realistici nei sentimenti.
Voto: 8 e mezzo.