Libri di sogni: Panic – Lauren Oliver ♥

Senza nome

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Titolo: Panic
Autore: Lauren Oliver
Casa editrice: Safarà Editore
Pagine: 363
Prezzo: 18,00€

Trama:

È arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un’America sonnolenta. Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino, e come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate, i sentimenti più profondi.
Heather, Dodge, Nat e Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare. Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro; la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio.
Sei pronto a giocare?

La recensione di Cioccolato e Libri:

Cara Lauren, ci tenevo a dirti che sei proprio una pazza scatenata!
Come ti viene in mente di farmi prendere certi colpi al cuore?

Ci terrei a precisare che, quando ho comprato il libro, leggendo la trama pensavo fosse un distopico e che “Panic” fosse un gioco che i ragazzi diplomati erano obbligati a fare.
Non è così.
In realtà a “Panic” ci si può iscrivere volontariamente e si entra in competizione saltando da una scogliera (ecco il perché della copertina).
Chi vince “Panic” ha diritto ad un compenso in denaro parecchio alto.
Tre dei ragazzi che conosceremo nel libro, Natalie, Heather e Dodge, saltano la scogliera per motivi diversi. Bishop rimarrà a guardarli.
I motivi di Natalie? Lei vuole fare la modella, vuole andare ad Hollywood.
I motivi di Heather? Lei in realtà non voleva neanche saltare, le è venuto un raptus. Utilizzerebbe i soldi per scappare via con sua sorella Lily, considerando che ha una situazione familiare veramente orribile.
I motivi di Dodge? Vendetta. Qualche anno prima sua sorella ha partecipato a “Panic” e un altro concorrente ha manomesso la sua macchina, facendole perdere, in seguito ad un incidente stradale, l’uso delle gambe. Quest’anno, insieme a Dodge, parteciperà anche il fratello del colpevole della situazione di sua sorella.
E Bishop? Sin dalle prime pagine vediamo che c’è decisamente qualcosa che non va in lui, scompare all’improvviso, non risponde agli SMS… Ma perché?

Questo non è solo un libro su un gioco, “Panic”, ma è anche una storia di quattro ragazzi che vogliono trovare una via d’uscita dai loro problemi.

Lauren Oliver scrive benissimo, la adoro, ti fa restare incollata alle pagine.
Però… è una pazza!
Per vincere “Panic” devi superare delle prove. E che prove da crepacuore!

Voto: 9 e mezzo.


La recensione di Sognatrice Interrotta:
Il blog: http://www.sognatriceinterrotta.blogspot.it

Panic è una sfida, un gioco tra ragazzi che rischiano le proprie paure e se stessi. Panic è la carta vincente per cambiare la proprio vita e tutti i personaggi di questa storia saranno “costretti” a provarci per divertimento, per i soldi, per vendetta..ognuno guidato da una motivazione.
Il libro è suddiviso secondo due punti di vista: Heather e Dodge.
Questi due protagonisti, a modo loro, ci guideranno nella storia e nei vari step della sfida.
Il gioco di Panic non è l’argomento principale nonostante risulti essere sempre presente ma la storia di questi ragazzi è intrecciata al perché hanno deciso di partecipare.
Heather è una ragazza con una vita difficile. Vive in una roulotte e la madre è quasi sempre ubriaca o drogata. Heather però ama la sorellina e farebbe di tutto per darle una vita migliore.
Dodge vive con la madre e una sorella maggiore in sedia a rotelle. Lo stesso gioco ha portato la sorella a perdere l’uso delle gambe in un tragico incidente.
Nat è la migliore amica, vive agiata e ha una famiglia solida ma vuole andarsene e diventare attrice o modella.
Queste vite verranno scosse dalla competizione portandoli all’inizio a cambiare e ad allontanarsi l’uno dall’altro fino a diventare complici e uniti.
Le sfide sono molto particolari e alcune vi daranno quel brivido di attesa.
Lauren Oliver ha costruito una storia incredibile che non può assolutamente essere paragonata ad Hunger Games. Questi ragazzi sono normali e questo gioco è reale.
Ho adorato il modo in cui questi ragazzi e la loro vita si presentano davanti ai nostri occhi e quello che succederà vi terrà incollati alle pagine.
L’unico difetto che voglio sottolineare è che già dalle prime pagine si capirà un dettaglio molto importante della storia quindi quando verrà svelato non ci sarà molto quell’effetto sorpresa.
La scrittura della Oliver è davvero perfetta per come la storia viene narrata e per quanto mi riguarda è stata una lettura molto originale e coinvolgente.

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Da oggi in libreria: Infinito+1 – Amy Harmon

Prima di cominciare a parlare della trama del libro e delle sensazioni che mi ha lasciato, ci terrei ad aprire e chiudere una piccola parentesi: quanto è bella questa copertina?
Una tenerezza assurda!

Cominciamo…
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Titolo: Infinito+1
Autrice: Amy Harmon
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Prezzo: 12,00€
Pagine: 352

Trama:

Dall’autrice dei bestseller I cento colori del blu e Sei il mio sole anche di notte

Bonnie Rae Shelby è una superstar. È ricca, bellissima e famosa. E desidera morire. Finn Clyde è un signor nessuno. È brillante e cinico. Ma è completamente a pezzi. E tutto ciò che vuole è la possibilità di vivere ancora. Finn ha un passato con cui confrontarsi, Bonnie un futuro che non vuole affrontare. Un ragazzo, una ragazza, una strana serie di circostanze impreviste e una scelta: voltarsi dall’altra parte e ignorare ogni cosa o tendere la mano e rischiare tutto. Così, mentre il ticchettio di un orologio scandisce il tempo della scelta, inizia la loro avventura, un viaggio che cambierà per sempre le loro vite.
Infinito + 1
è un romanzo romantico e struggente sulle infinite possibilità dell’amore, l’ultimo della ormai consacrata e amatissima autrice Amy Harmon.


 

Leggendo questa trama non potete dare totalmente giustizia al libro: dietro c’è molto di più.
Bonnie vuole morire, sta per suicidarsi, arriva addirittura a lanciarsi da un ponte ma Finn Clyde, ragazzo sconosciuto di passaggio, la salva.
Che Finn sia preoccupato per lei è evidente, ma ciò che succede dopo non è minimamente prevedibile.
I due ragazzi sono Bonnie e Clyde, costantemente in fuga… ma non sono due criminali.

«Noi siamo Bonnie e Clyde! Ricercati e non desiderati. Ingabbiati e intrappolati. Siamo persi e siamo soli. Siamo un disastro inestricabile e infinito. Siamo uno sparo nel buio. Siamo due persone che non hanno un posto al mondo, e nessun altro al mondo, eppure all’improvviso a me sembra che questo basti! E mi dispiace se a te non basta».

I giornali cominciano a speculare sulla loro storia, tentativi di rapimento, rapine, aggressioni e tentati omicidi saranno affibbiati a questa coppia. Ma cosa hanno fatto, realmente, di male?
Lei è una superstar, è una cantante che ha appena finito il suo tour. Ha perso la sua gemella, morta per leucemia, da poco tempo e non riesce a darsi pace. Sua nonna le ha nascosto la morte di sua sorella per fare in modo che lei non andasse al funerale, che non si perdesse il tour. Bonnie non può perdonarsi di essere stata così cieca e non può assolutamente pensare, neanche per un attimo, di continuare a stare vicino a sua nonna.
Clyde è bravo con i numeri e fissato con la matematica. Ha passato un po’ di anni in prigione, per colpa del fratello gemello ormai morto, e adesso vuole solo provare a ricominciare.
Due gemelli morti, due gemelli vivi: due metà che si incontrano.
Ma, queste metà, riusciranno a fare un intero?

Con questo libro incontriamo una ragazza e un ragazzo che sono, nei loro modi differenti, completamente tormentati. Se una ragazza arriva a decidere di rinunciare alla propria vita, ci sono dei motivi molto seri, non credete? Se un ragazzo finisce in prigione a causa di suo fratello, pur non avendo fatto nulla, subisce un duro colpo a livello psicologico.

Esiste un punto, un momento nel tempo, in cui tutte le strade, tranne una, sono chiuse. E c’è una sola direzione in cui è possibile procedere.

Che cosa ricaveremo da questa strana coppia?
Sicuramente tanta tenerezza, tanto dolore e commozione.
Amy Harmon scrive benissimo e la storia non è per niente banale.

Voto: 8 e mezzo.

 

 

Da oggi in libreria: Al centro dell’universo – Morgan Matson

Il 17 maggio 2015 scrissi la recensione di “Noi due ai confini del mondo“, un libro pieno di emozioni, uno young adult con i fiocchi e, soprattutto, un romanzo on the road che mi aveva fatto sognare di mettermi in macchina e partire.
Quest’ultima cosa che ho scritto rimarrà sempre e solo nella mia fantasia, essendo io totalmente negata alla guida, ma si sa che si legge proprio per questo: per fantasticare.
Da maggio ho aspettato con ansia che uscisse in Italia anche il secondo famoso romanzo di Morgan Matson, intitolato in lingua originale “Since you’ve been gone“, e il giorno è finalmente arrivato.

Da oggi trovate in libreria “Al centro dell’universo“, che io ho letto in anteprima per voi.

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Emily ha deciso di correre qualche rischio per trascorrere l’estate più travolgente della sua vita. Prima di Sloane, Emily non andava alle feste, parlava a malapena con i ragazzi, non aveva mai fatto niente di folle. Ma Sloane, un vero e proprio “tornado sociale”, è la migliore amica che si possa avere e l’ha tirata fuori dal suo guscio. Eppure, poco prima di quella che doveva essere un’estate epica, Sloane… scompare. Lascia solo una misteriosa lista con tredici cose, alquanto bizzarre, che Emily dovrà fare. Per esempio: “Cogli le mele di notte”. Va bene, abbastanza facile. “Balla fi no all’alba”. Perché no? “Bacia uno sconosciuto”. Che cosa?! Ma senza Sloane, Emily potrà farcela? Chissà cosa succederà, con tutta un’estate davanti e l’inaspettato aiuto dell’affascinante Frank Porter…

Titolo: Al centro dell’universo
Autrice: Morgan Matson
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Pagine: 384
Prezzo: 12€


 

Sloane è andata via. Emily è abituata ad improvvise partenze della sua amica, ma è anche abituata a vederla tornare. Questa volta, però, non succede.
L’unica cosa che rimane ad Emily è una lista che la sua amica Sloane le ha spedito, una lista di cose folli. La sua migliore amica vuole che le faccia tutte perché, da quando la conosce, Emily non ha mai avuto il coraggio di osare.
Vittima un po’ dell’essere amica di una ragazza tanto fantastica da metterla in ombra, Emily non ha mai creduto di poter brillare di luce propria… piuttosto di prendere tutti i riflessi di Sloane.
Quindi, quando si ritrova sola, che fa?
La lista vuole che lei baci uno sconosciuto, che abbracci qualcuno di nome Jamie, che baci uno sconosciuto, che rubi qualcosa e ci sono tanti altri punti che non voglio svelarvi.
In realtà la particolarità degli young adult di Morgan Matson rimane sempre la stessa del primo libro: c’è una storia d’amore, ma non se ne parla minimamente.
Nel libro “Noi due ai confini del mondo” abbiamo un ragazzo e una ragazza che viaggiano in macchina, ma non è quella la cosa fondamentale (niente 50 sfumature di grigio, e neanche qualcosa di più soft, per intenderci), in “Al centro dell’universo” accade lo stesso.
Questo non significa che non ci ritroviamo ad adorare i personaggi.
Emily, in questa estate completamente diversa da quella che aveva immaginato, conoscerà Frank, Collins e Dawn… e poi, cosa succederà?

Adoro questa autrice, non mi stancherò mai di leggere i suoi libri!

Voto: 9 e mezzo

P.S. Se avevate adorato le playlist di “Noi due ai confini del mondo”, potete stare tranquilli! CI SONO PLAYLIST ANCHE QUI!
PLAYLIST! PLAYLIST! PLAYLIST!

 

Recensione: Il compagno di banco – Simon Rich

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Trama:

Seymour Herson studia alla Glendale Academy, un’esclusiva scuola di Manhattan frequentata da ragazzi facoltosi dell’East Side. È timido, goffo, non ha amici e i compagni lo prendono continuamente in giro. Ma la sua vita è destinata a cambiare con l’arrivo di Elliot Allagash, il rampollo di una famiglia miliardaria, espulso già da diversi istituti per il suo comportamento indisciplinato. Elliot ha tutto ma è tanto annoiato e allora… decide di dedicarsi a un nuovo hobby: trasformare uno sgorbio umano nel ragazzo più popolare della scuola! Con l’aiuto dei soldi di Elliot e delle sue diaboliche strategie, Seymour impara a giocare a basket, diventa rappresentante di classe ed elimina uno dopo l’altro i suoi nemici. Ma la rete di menzogne in cui si è cacciato è fitta e ingarbugliata e uscirne non sarà affatto facile come pensava. Ironico, diretto, graffiante, Rich costruisce un romanzo d’esordio pieno di scoppiettanti colpi di scena in cui il divertimento è assicurato.


Che libro!
La cosa positiva, e più importante, di questo libro è che non ne puoi trovare uno identico, con una trama uguale o simile: è unico nel suo genere.
Simon Rich, con “Il compagno di banco”, ha fatto un bellissimo esordio… e ho troppa voglia di leggere qualcos’altro che sia uscito dalla sua penna d’oro.

Questa è la storia di due ragazzi di quattordici anni, Seymour e Elliot, che non potrebbero essere più diversi.
Lo stesso Seymour, cominciando a raccontare la storia, si stupisce che Elliot sia diventato il suo migliore amico.
Il primo è lo sfigato di turno, per niente atletico, asociale e bevitore di cartoni di latte al cioccolato.
Il secondo è totalmente superficiale, aiuta Seymour nella sua scalata al successo per noia, ha un taccuino nero sul quale segna i nomi dei suoi nemici e le vendette che attua nei loro confronti e passa il tempo a bere alcolici.
I piani di Elliot sono veramente geniali, mi sono davvero stupita della sua inventiva troppo divertente, e lo stesso sono i piani di suo padre, Terry.
Certo, perché Elliot non è mica diventato tale da solo.
Suo padre è ricco, perché gli antenati degli Allagash, a quanto pare, hanno inventato la carta, e passa il tempo a fare cose del tutto prive di senso: fa scrivere libri agli autori, li legge e poi li brucia; compra dipinti da pittori esponendoli nel suo museo personale, ma alla sua morte verranno distrutti; ha la folle ossessione di vincere sempre anche se non gliene può fregare di meno del titolo per il quale concorre.
Quest’ultima cosa è decisamente ereditaria.
Perché dico questo? Elliot vuole trasformare Seymour e, inizialmente, gli fa passare tutti i pomeriggi ad allenarsi per diventare un ottimo giocatore di basket. Quando quest’ultimo entra in squadra, che fa Elliot? Gli fa mollare la squadra. Certo, perché l’importante non è giocare a basket, è dimostrare che sa farlo.
Il libro è una continua salita al successo, comportamenti bizzarri, cinismo e superficialità.
E’ così contorto da risultare, a volte, irreale.
Ma è così meraviglioso che lo consiglio a tutti!

Voto: 9

 

Opinioni senza spoiler: Promessa di sangue (L’accademia dei vampiri #4) – Richelle Mead

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Ho parlato del primo capitolo della saga qui –> L’accademia dei vampiri <– (quindi tutto ciò che riguarda trama iniziale e libri che compongono la saga si trova in quell’articolo), del secondo capitolo qui -> Morsi di ghiaccio. L’accademia dei vampiri #2 <- , del terzo capitolo qui -> Il bacio dell’ombra. L’accademia dei vampiri #3 <- (articoli rigorosamente privi di spoiler).

Oggi parleremo del quarto capitolo della saga, Promessa di sangue, bellissimo come i precedenti.
La cosa più bella di questa saga è che man mano che si va avanti con i libri non si ricade mai in un senso di ripetizione, non succede mai nulla di uguale ai libri precedenti, cambiano le ambientazioni e i rapporti tra i personaggi. Ci sono nuove comparse, buone e cattive, e quelle di sempre non smettono di sorprenderci.
Anche questo libro, come i precedenti, per me merita il massimo dei voti… analizziamone insieme i soliti aspetti.

  1. Il rapporto tra Rose e Lissa:
    Nel primo libro erano molto legate, nel secondo leggermente distanti, nel terzo di nuovo legate e in questo quarto libro non si trovano nello stesso posto.
    Il legame di Rose e Lissa, quello mentale, è a senso unico. Ne ho parlato nella recensione del primo libro, quindi non sto spoilerando nulla che voi già non sappiate. Quello che ho scritto prima significa che Rose può vedere cosa succede a Lissa, ma Lissa non sente parlare di Rose per tutta la durata del libro. Questo le allontanerà, forse? In un certo senso, verso gli inizi, sì… Ma il loro legame è più forte di tutto.
    Mi lamento quando non viene accentuato perché la loro amicizia è credo una delle più belle di cui abbia mai letto, sono legate così nel profondo da dover essere sempre sincere l’una con l’altra e, cosa molto importante, si vogliono bene. E’ un’amicizia vera che non butteranno mai da una finestra.
  2. Scrittura:
    L’autrice in questo libro si ricorda, fortunatamente, che stiamo leggendo una saga e che è quindi MOLTO IMPROBABILE che qualcuno di noi non abbia letto i primi tre libri… prima del quarto. Certo, qualcuno che esce fuori dalle righe c’è sempre, ma per chi segue l’ordine naturale delle cose, il fatto che ogni volta spiegasse le cose per noi ovvie, era fastidioso.
    In questo libro assistiamo ad un piccolo prologo riassuntivo, ma poi finalmente la smette di spiegarci ogni volta l’ordine sociale moroi-dhampir-strigoi e possiamo tirare un sospiro di sollievo.
    Per quando riguarda lo sviluppo della trama, Richelle è bravissima a scrivere, non annoia mai e ha creato dei personaggi che sono ormai parte di me.
  3. Lati positivi generali:
    Che cos’è davvero lo “spirito” (anche di questo parlo nella prima recensione)? Come agisce? Perché agisce? Come possiamo usarlo a nostro vantaggio?
    I libri dell’accademia dei vampiri hanno questo “elemento” come base, tutto parte da lì, ma perché? In questo libro possiamo approcciarci ancora di più all’utilizzo della magia da parte dei moroi, conosciamo qualcuno che non lo usa propriamente a fin di bene… e qualcun’altro che invece riesce a fare cose straordinarie.
    Non siamo più così confusi!!! Ci stiamo avvicinando alla verità.
    Come sempre il mio personaggio maschile preferito, che non è il personaggio maschile principale (lo so che vi stupirò), è fantastico… Non posso fare a meno di amarlo con tutta me stessa. Rose, la mia amata Rose, mi fa sempre ridere e penso che un giorno o l’altro all’Accademia arriverà per lei una proposta di matrimonio da parte mia.
    Accetta Rose Hathaway!!!
  4. Lati negativi generali:
    Nel secondo libro Richelle Mead mi aveva spezzato il cuore.
    Nel terzo libro Richelle Mead aveva preso i pezzi del mio cuore spezzato e li aveva calpestati.
    In questo quarto libro finalmente le cose si sono un po’ calmate… ma mi chiedo… non sarà solo la quiete prima della tempesta vero? So dove abiti! (Non è vero, non lo so, ma con Google a giorno d’oggi si fanno miracoli!)
    Per il resto l’unico lato negativo che ho trovato è stato il comportamento di Christian, fidanzato di Lissa, che non le è stato vicino in un momento di bisogno. Quando leggerete i libri capirete perché.

Continuerò la saga? Certamente!
Un bacione e al prossimo appuntamento con L’accademia dei vampiri ❤

Da oggi in libreria: Ho voglia di innamorarmi – Cassandra Rocca

Newton Compton Editori mi ha permesso di leggere in anteprima questo libro che mi è piaciuto tantissimo ed esce oggi in libreria… scopriamolo insieme.

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Titolo: Ho voglia di innamorarmi
Autrice:
Cassandra Rocca
Pagine:
320
Casa editrice:
Newton Compton Editori
Prezzo:
9,90€

Trama:

Da quando ha lasciato casa e famiglia per trasferirsi a Los Angeles, Heaven Taylor ha un solo desiderio: trovare la propria strada e sentirsi una donna e soprattutto una giornalista realizzata. Ma la concorrenza è agguerrita e non è facile tenersi il posto neppure in un giornale di gossip. Per riuscirci dovrà ottenere lo scoop del momento: la top model più paparazzata insieme al suo amante misterioso. Decisa a farcela, Heaven si mette sulle tracce dei due a bordo di uno yacht, incurante delle nefaste previsioni del tempo che annunciano una terribile tempesta in arrivo proprio da quelle parti. Dopo varie peripezie, e proprio mentre sembra aver ottenuto le foto tanto agognate, il fortunale si abbatte sulla costa e la povera Heaven cade nell’oceano, vanificando i suoi sogni di gloria e trovandosi a rischio di vita. A salvarla da annegamento certo è David Cooper, che sopraggiunge su una barca bianca come un principe sul suo baldo destriero. Peccato che, nonostante la bellezza statuaria, David non sia propriamente un principe, e forse l’unica persona al mondo che Heaven sperava di non incontrare mai più…

Dall’autrice della trilogia bestseller Tutta colpa di New York
Un romanzo romantico sull’amore che nasce dove meno te lo aspetti.


 

Ultimamente incontro veramente pochi romanzi sull’amore che si rivelano validi, coinvolgenti e innovativi (nei limiti del possibile per una storia d’amore), questo libro lo è stato!

Mi ha riportato alle sensazioni che ho avuto quando ho letto “Quanto ti ho odiato” di Kody Keplinger, il sorriso sulle labbra e una pace e spensieratezza interiore.
È una di quelle storie che leggi per immergerti in qualcosa che ti fa sognare, per conoscere personaggi di cui non ti dimentichi facilmente e per immaginare di essere la protagonista.

Ciò che succede lo avete letto nella trama, ma approfondiamo insieme qualche punto:

  • Cosa implica essere parte di una famiglia difficile?
    Repressione, per Heaven. È figlia di un pastore che l’ha cresciuta come una suora, non le permette di uscire di casa e le ha inculcato i valori così in fondo che lei non riesce a ribellarsi. Heaven cercherà di capire (e di far capire a suo padre) che una ragazza può essere definita “per bene” anche uscendo il sabato sera a fare una passeggiata con gli amici.
  • È importante solo l’involucro o anche il contenuto?
    Quando Heaven, protagonista femminile, incontra David, protagonista maschile, non si lascia abbindolare dal suo fascino…anzi, lo tiene lontano. Lei mette subito in chiaro che se non c’è contenuto in lui, non ci può essere speranza neanche di bere un cocktail insieme. Ho approvato totalmente questa cosa perché io sono uguale! Lontano da me le persone che non sanno affrontare un discorso serio, grazie.
  • È giusto fare di tutta l’erba un fascio?
    David è stato mollato sull’altare e ha condannato, da allora, ogni storia seria. Pensa di dover punire le ragazze “infedeli” in qualche modo, perché una di loro ha ferito lui.
    Inizialmente vedrà Heaven come una di loro e anche successivamente, dopo averla conosciuta, non riuscirà a togliersi dalla mente questo “pallino”. Ma è giusto fare di tutta l’erba un fascio? Condannare il genere femminile, in questo caso, perché una donna ti ha ferito?
  • Va bene tutto, purché sia un lavoro?
    Heaven fa un lavoro che la disgusta, la paparazza. È costretta a seguire personaggi famosi per scattare loro foto comprettenti. Cercherà di capire, nel corso del romanzo, se va bene tutto purché generi denaro per pagare l’affitto o se, a volte, bisogna non accontentarsi.
  • Come fa la gente ad apprezzarci, se non ci apprezziamo prima noi stessi?
    A Heaven sembra star bene la sua “invisibilità”, si comporta come se avesse paura di essere notata da qualcuno. Complici i rimproveri del padre ed il modo in cui è cresciuta, solo dopo aver incontrato David capirà di dover fare qualche cambiamento nel suo modo di pensare.

 

Questo libro è stato veramente sorprendente per me, l’ho finito in un giorno (e da qua si capisce davvero tutto 🙂 ) e mi sento di fare i complimenti all’autrice per non aver costruito qualcosa di banale.

«Potresti anche essere il procinto di vincere il Pulitzer, ma non cambierebbe niente: finché non capirai che sei già speciale, per il semplice fatto che non esiste nessun’altra persona al mondo che sia uguale a te, non sarai mai soddisfatta», disse David, con un sorriso dolce. «Pensaci. Al di là di una banale omonimia, di Heaven Taylor ce n’è una sola ed è piena di sfumature. E se per qualcuno potrebbe essere solo un puntino nel mondo, per qualcun altro potrebbe essere tutto. Ma prima devi convincerti del tuo valore, o nessuno se ne accorgerà».
Voto: 9 ❤

Opinioni senza spoiler: Il bacio dell’ombra (L’accademia dei vampiri #3) – Richelle Mead

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Ho parlato del primo capitolo della saga qui –> L’accademia dei vampiri <– (quindi tutto ciò che riguarda trama iniziale e libri che compongono la saga si trova in quell’articolo) e del secondo capitolo qui -> Morsi di ghiaccio. L’accademia dei vampiri #2 <- (articolo rigorosamente privo di spoiler.

Oggi siamo qui per parlare del terzo capitolo di questa saga, Il bacio dell’ombra, che a mio parere è stato leggermente migliore del secondo.
Per me hanno avuto tutti il massimo dei voti, fino ad ora, ma scopriamo insieme le caratteristiche di questo libro, in confronto al secondo.

  1. Il rapporto tra Rose e Lissa:
    nel secondo libro mi ero “lamentata” del fatto che la storia non fosse più concentrata sul legame tra Rose e Lissa (come invece lo era stato nel primo) e che le due amiche riuscissero a stare insieme veramente per poco tempo. In questo libro, invece, halleluja, torna l’importanza del legame tra Lissa e Shadow Kiss Rose e di come esso consumi letteralmente l’una o l’altra ad ogni minimo uso dello Spirito.
    Inoltre vediamo anche le “conseguenze” del ritorno in vita di Rose, che apprendiamo già dal primo libro ma non analizziamo abbastanza fino al terzo.
  2. Scrittura:
    nel secondo libro mi ero “lamentata” (di nuovo) del fatto che a volte la scrittrice era come se si dimenticasse di ciò che aveva già spiegato in precedenza. Se nel secondo libro siamo accolti da un prologo che ci fa il riassunto del libro precedente, questo nel terzo libro non succede ma ci sono comunque le spiegazioni di determinate cose.
    A questo punto penso che l’autrice lo faccia di proposito, tende a rispiegare le cose per qualcuno che magari si approccia per la prima volta alla saga, per non dare loro problemi nel comprendere le situazioni… diciamo che non si comporta come il resto degli autori di saghe fantasy che ti “costringono” a leggere tutti i precedenti.
    Comunque, secondo me, chi non legge i precedenti si perde moltissimo!
  3. Lati positivi generali:
    Finalmente in questo libro, come ho già detto, vediamo le conseguenze reali del legame tra Rose e Lissa, degli sviluppi nel rapporto tra Rose e Dimitri, il motivo della presenza di Adrian (un personaggio che appare nel secondo libro) e cosa significherà per Rose diventare un guardiano e uccidere degli Strigoi.
    La trama è sempre differente, non si ripetono mai gli stessi avvenimenti e al lettore viene da pensare che all’interno dell’Accademia non ci si annoia mai… e infatti io questi libri li sto divorando!
    Ci metto un giorno a finirli e le pagine non sono affatto poche.
    Rose si riconferma la mia protagonista di fantasy preferita fino ad oggi.
  4. Lati negativi generali:
    Anche in questo libro la cara, carissima, Richelle Mead mi ha spezzato il cuore.
    Ora mi chiedo se la donna ci provi gusto… perché io no!
    Come hai potuto fare una cosa simile? DOPO quello che mi hai fatto passare nel due, ti ripeti nel tre e in maniera anche peggiore?
    Ogni libro meno dieci anni di vita.

 

Continuerò la saga? Assolutamente sì.

Un bacione!

Opinioni senza spoiler: Morsi di ghiaccio (L’accademia dei vampiri #2) – Richelle Mead

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Ho parlato del primo capitolo della saga qui –> L’accademia dei vampiri <– quindi tutto ciò che riguarda trama iniziale e libri che compongono la saga si trova in quell’articolo.
Per questo romanzo, invece, non vi metterò la trama e non vi dirò cosa succede nella recensione personale: mi limiterò a parlarvi in linea generale di lati positivi e negativi, emozioni e differenze di scrittura dal primo romanzo.

In parole povere: non voglio fare spoiler!

Dividerò questa recensione in punti:

  1. Il rapporto tra Rose e Lissa:
    nel primo libro Rose e Lissa sono inseparabili, lo dico nella recensione e si evince dalla trama, in questo invece non è propriamente così.
    Non so dirvi se ho apprezzato o no questa cosa perché Lissa è messa un po’ in secondo piano rispetto a Rose. Ok, Rose è la voce narrante e io la adoro perché è la protagonista più simpatica che io abbia mai conosciuto, ma anche Lissa ha i suoi lati interessanti. Spero che nel terzo siano di nuovo sottolineati a dovere.
  2. Scrittura:
    A volte, devo dire, Richelle Mead sembrava scordarsi delle sue stesse parole.
    Vi faccio un esempio per farvi capire meglio.
    Capitava che Rose, al posto della scrittrice, dovesse spiegare a noi lettori qual è la gerarchia Moroi, Dhampir e Strigoi e come funziona tra loro. Questa cosa la scopriamo già nel primo libro ma l’autrice sente il bisogno di rispiegare e lo fa esattamente come nel primo libro. Come se non bastasse fa una specie di riassunto del libro precedente e non solo nel prologo: a volte mentre parla di personaggi che abbiamo conosciuto nel primo libro si comporta come se, per noi, fosse la prima volta in cui li vediamo.
    Non so se è stata una cosa volontaria ma è come se l’autrice avesse voluto rendere questo libro adatto ad essere letto senza il precedente… non ha l’impostazione di molte saghe che ho letto in passato che necessitano dei precedenti e dei successivi.
  3. Lati positivi generali:
    In questo libro cambiano le ambientazioni, cambiano le relazioni tra i personaggi che abbiamo conosciuto nel primo libro (chi si odia si ama e viceversa) e ne conosciamo di nuovi. Ci sono risvolti amorosi interessanti per Rose tra le vecchie e nuove conoscenze ed anche dal punto di vista personale, con alcuni parenti.
    In più Rose finalmente farà un passo importante che tutti noi aspettavamo dal primo libro… ma non sarà così semplice infatti…
  4. Lati negativi generali:
    Richelle Mead mi ha spezzato il cuore.
    Non dirò altro ma le mie lacrime hanno parlato per me.

 

Continuerò la saga? Assolutamente sì!
E dovreste farlo tutti.
Un bacio :*

Libri di sogni: Top 10 anno 2015 ♥

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Scoprite di più sulla collaborazione cliccando qui: LIBRI DI SOGNI.

Arrivate alla fine di un anno lungo e pieno di libri, io e la solita Sognatrice Interrotta, abbiamo pensato che fosse carino stilare una TOP 10 dei libri che abbiamo letto nel 2015.
Non ci sono parametri precisi per cui li abbiamo scelti, semplicemente alcuni libri ti restano nel cuore.

La mia TOP 10

per leggere le recensioni dei libri citati, cliccate sulle copertine.

10) 

Ascolta il tuo cuore

9)

I-miei-piccoli-dispiaceri

8)

segreti-perduti

7)

Noi-siamo-grandi-come-la-vita

6)

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5)

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4)

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e stiamo arrivando alle prime tre posizioni…

3)

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