La principessa che credeva nelle favole – Marcia Grad Powers // Recensione

Per poter amare davvero qualcuno bisogna prima voler bene a se stessi.

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Trama: 

Questa favola ha una protagonista speciale. Perché Victoria è una principessa, ma anche qualcosa di più. Lei è tutte quelle donne che, dopo aver trovato il proprio principe azzurro, scoprono come non è tutto azzurro quel che somiglia al cielo, e che non cè dolore più grande dell’essere ferite dalla persona amata.
Sgomenta, incredula, Vittoria decide di accettare l’invito di uno strano personaggio, lascia tutto e intraprende il viaggio alla scoperta di sé, sul Sentiero della Verità. Lungo il cammino rischia di annegare nel Mare delle Emozioni, è costretta ad attraversare la sconcertante Terra delle Illusioni. A poco a poco impara a distinguere la realtà dai sogni e comprende che una persona può amarne un’altra solo nello stesso modo in cui ama se stessa: con tenerezza e accettazione o con intransigenza e rifiuto. E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata e apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, e che ci vogliono sia il sole sia la pioggia per fare un arcobaleno.
Saper sognare è un dono, ma il sogno può diventare una gabbia dorata se per realizzarlo si accettano così tanti compromessi da perdere di vista la felicità. Perché è giusto credere nelle favole. L’importante è saper accettare che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato.


 

Quante volte si crede che una “cosa” sia amore… ma in realtà è completamente l’opposto?
La principessa che credeva nelle favole vi fa capire come diffidare dalle imitazioni e come impararare a voler bene a se stessi.

Questo libro è per chi ha il coraggio di mettersi in discussione.

Un libro che va dritto al cuore, la storia di un viaggio dentro le emozioni, i sogni e i desideri… oltre che alle paure.

E’ giusto credere nelle favole. L’importante, però, è sapere che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato!

Voto: 9

 

White Death – Tim Vicary // Un libro in inglese

Dalla “Oxford” arriva, richiedendo un livello di inglese veramente basso, “White Death” (morte bianca) di Tim Vicary.

7378964Letto il secondo anno delle superiori è un romanzo mistery che può appassionare soprattutto perché parla di droga e di indagini poliziesche su una ragazza che è stata arrestata per uno sbaglio.
Purtroppo, e sottolineo questa parola, solo solo 6600 parole perciò se avete un buon livello di inglese lo finite in due ore e neanche.

A me è piaciuto e vi sto consigliando questo libro perché penso che delle letture in lingua (insieme ad altri piccoli trucchetti) possano sempre aiutare la gente a migliorarsi nel parlare, nel leggere e nel capire l’inglese.

Trama:

Sarah Harland is nineteen, and she is in prison. At the airport, they find heroin in her bag. So, now she is waiting to go to court. If the court decides that it was her heroin, then she must die. She says she did not do it. But if she did not, who did? Only two people can help Sarah: her mother, and an old boyfriend who does not love her now. Can they work together? Can they find the real criminal before it is too late?

Geronimo Stilton: Il castello di Zampaciccia Zanzamiao

Ancora un piccolo consiglio per i più piccoli, oggi…
Il castello di Zampaciccia Zanzamiao di Geronimo Stilton!

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Trama:

Geronimo ha una paura folle dei fantasmi! Soprattutto quando si tratta di fantasmi felini, che si aggirano tra le mura di un castello diroccato nella Selva Oscura… Che avventura da brivido!

“Chi ha paura dei fantasmi? Io! Soprattutto quando si tratta di fantasmi felini, che si aggirano in un castello diroccato nella Selva Oscura… ma tra mummie, streghe, pipistrelli e vampiri, alla fine riuscirò a scoprire il bizzarro segreto del castello!”

Dalla Collana Geronimo Stilton di Edizioni Piemme, per la serie Storie da Ridere, con 128 Pagine, ecco un piccolo libro per i più piccoli che, vi assicuro, non li traumatizzerà o terrorizzerà in alcun modo, ma appassionerà tutti.

Potete ancora ordinarlo qui ed è una buona notizia perchè molti dei libri che ho letto da piccola sono usciti fuori catalogo ( tristezza 😦 ).

Buona lettura e al prossimo consiglio libroso 🙂

Geronimo Stilton: Una tenera, tenera, tenera storia sotto la neve

E’ arrivato dicembre, FINALMENTE. Sta arrivando Natale, FINALMENTE.
Io sono super felice, dicembre è il mio meseeeee ❤

20151106_110202In occasione di queste atmosfere festose, delle luci appese per la città e dei regali, vi parlo oggi di un libro per i più piccoli:
“Una tenera, tenera, tenera storia sotto la neve”.

Non so voi, ma io da piccola uscivo pazza per Geronimo Stilton e quindi come potrei non dedicargli un articolo?

Non sono per niente sicura della reperibilità di questo libro, se è ancora nei cataloghi e/o ordinabile… ma chi lo sa, esistono ancora dei mercatini in fondo, qualcuno potrebbe imbattersi nel titolo e pensare al mio post, guardare il proprio figlio e ricordarsi che questa lettura è di ottima compagnia.

Trama:

“Ah, che gioia! È la viglia di Natale, fuori c’è aria di neve e in casa è tutto pronto per accogliere amici e parenti. Sarà una cena da leccarsi i baffi! Ma… squit! Di colpo tutto cambia e scopro di dover passare il Natale da solo con il mio pesciolino rosso Annibale. Sono malinconico, anzi triste, anzi disperato! Ma passeggiando per Topazia sotto la neve incontro tanti nuovi amici e tornando a casa trovo una sorpresa tenera, tenera… più tenera della mozzarella!”

Età di lettura: da 6 anni.

Nei giardini dell’anima – Antonello D’Attoma // Quando incontrai l’autore…

Ero alle elementari quando, nel periodo di Natale 2006, la maestra ci diede la notizia della presentazione di un libro nella nostra scuola.
Ovviamente, non essendo ancora in grado di capire l’importanza di incontrare il responsabile della nascita di una storia (avevo dieci anni portati male a livello cerebrale), non tempestai di domande il medico neurologo e giornalista in questione, ma ebbi l’astuzia di richiedere un autografo.
Il libro in questione si chiama “Nei giardini dell’anima” ed è di Antonello D’Attoma e per quanto io ne cerchi notizie su google, non si riesce a trovare granché.

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In mancanza di una trama e con la memoria che mi ritrovo, non potrei descrivervi esattamente perché qualcuno, grande o piccino che sia, dovrebbe leggere questo libro perciò, come mio solito, voglio intrigarvi con una frase tratta dalla storia.

Allora, c’era il tempo per fermarsi e riposare, per osservare i passeggeri ai finestrini di quella lentissima locomotiva e rispondere ai loro cenni di saluto, agitando brevemente il fazzoletto con cui ci si asciugava il sudore della fronte; poi, dissolto quel polverone, ci si poteva sedere all’ombra delle grandi querce e mangiare il pane con i pomodori e… c’era il tempo anche, per un bicchiere di vino.

Di tempo per sognare, però, davvero poco!

Non so dirvi perché questo libro non abbia ricevuto la pubblicità che merita, perciò ve la faccio io, visto che è un’opera che mi è piaciuta veramente tanto.

La piana delle acacie. Il gioco sul mare. Il tempo per sognare.

Ranocchi a merenda – Guido Quarzo // Una favola un po’ diversa…

3415-Bro.inddOrmai ho deciso di dedicarmi anche alle letture per i più piccini e oggi vi propongo questa meravigliosa, piccola, storia: “Ranocchi a merenda” di Guido Quarzo.

Io ho quest’opera perché, ai tempi, mi facevo regalare le confezioni di barrette kinder con i libri integrati… mangiavo e leggevo…
Poi qualcuno si chiede da dove proviene la mia pancetta.

La copertina che vedete qui di fianco è di un’edizione Piemme del battello a vapore, ha 56 pagine ed è stata pubblicata nel febbraio del 1996 (anno in cui io sono nata).
Il prezzo, se non è cambiato col tempo, è di 7,50€ ed il suo ISBN è  978-88-384-3415-0 per un totale di 56 pagine.

Le illustrazioni, bellissime, sono di Cecco Mariniello.

Trama:
C’era una volta una fata che, per trovare il suo principe azzurro, trasformava tutti i ranocchi in principi. Ma ai poveri ranocchi non piaceva per niente. Per fortuna un ranocchio intelligente suggerì alla fata una soluzione che fece felici tutti…

La main anonyme – Florence Esposito Duport // Un libro francese

Oggi mi sono alzata ricordando i tempi in cui ero bravissima in francese.
L’ho studiato per tre anni alle medie e prendevo sempre voti altissimi… dov’è finita ora quella mia bravura?
Si sarà nascosta da qualche parte perché non ricordo più neanche mezzo verbo 😦

Ho preso in mano il libro in lingua francese che lessi a quei tempi e qualcosa è spuntato nella mia memoria.
Parliamo di: “La main anonyme” (La mano anonima) di Florence Esposito Duport.
Il livello di francese necessario per capire il libro è veramente basso quindi è una storia super comprensibile a chi ha le basi. Il motivo per cui ve lo consiglio è che è una storia abbastanza carina e misteriosa: c’è una strana scritta che appare nella scuola e un gruppo di ragazzi si improvviseranno investigatori per scoprire a chi appartiene la mano responsabile.

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Trama:

Qui inscrit des insultes sur les murs du collège de Bastia, en Corse?
Pourquoi Cécile Lacotte, professeur de mathématiques, est-elle persécutée par un mystérieux calomniateur?
Trois élèves de la classe, Christine, Bernard et Marc, sont injustement accusés.
Ils se lancent alors sur les traces de cette “main anonyme”, assistés de leur inséparable ami Napoléon.
Napoléon aidera les trois collégiens sans jamais leur parler: un setter irlandais n’a pas le don de la parole.

ISBN: 9788842461630
Pagine: 96
Prezzo: €9,00

Ingredienti Libreschi Book Tag!

Oggi faccio un TAG, dopo tanto tempo, a mio parere molto carino.
Ringrazio Sognatrice Interrotta per avermi nominata e nomino a mia volta tutti quelli che vogliono farlo, siete liberissimi come l’aria.

Il Tag è composto da 8 domande, vediamole subito.

1) PREZZEMOLO: un libro che vedi ovunque

E quanti ce ne sono? Tanti! Ma uno che ho visto proprio dappertutto per qualche mese è stato Tutte le volte che ho scritto ti amo di Jenny Han. L’h

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2) CIPOLLA: un libro che solo sentirlo nominare ti metteresti a piangere

Questi due, che raccontano la stessa storia da due punti di vista diversi, solo a sentirli nominare mi viene un nodo allo stomaco assurdo. Valentina D’Urbano mi ammazza.

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3) CAFFÈ: un libro che ti ha tenuta sveglia

Con Princess di Lauren Kate ho fatto le ore piccole. Non vedevo l’ora di sapere, di conoscere il finale, di passare altro tempo con i personaggi. Wow.

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4) PATATINE FRITTE: una serie irresistibile che non hai potuto far a meno di leggere tutta d’un fiato un libro dopo l’altro

Ho amato tante serie ma questa è stata una delle poche che ho letto quando i libri erano già tutti usciti in Italia. Per quello detto e per altri motivi, ho divorato la saga Trylle di Amanda Hocking.

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5) LIEVITO: un libro il cui successo è stato gonfiato troppo

Uno che ho visto proprio dappertutto, nonostante le recensioni negative, per qualche mese è stato The queen of the tearling. Proprio per le recensioni negative, successive a tutta la pubblicità che ha ricevuto, non l’ho comprato e non ho intenzione di farlo

6) CUPCAKE: un libro dalle mille sfumature e colori

Include tante cose, tante emozioni e sogni infranti. Fantastico 🙂

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7) OLIO: un libro che ti è scivolato via dalla mente

Di questo libro non trovo notizie su google e ho intenzione di scrivere presto un articolo MA proprio non lo ricordo. L’ho letto alle elementari e mi era piaciuto tantissimo ma devo proprio rivederlo… non ricordo neanche una parola 😦

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8) LIMONE: un libro che a tanti è piaciuto, ma che a te fa drizzare i peli.

La mia recensione negativa l’avete letta qualche giorno fa… ma che obrobrio !

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A presto lettori e mi raccomando FATE QUESTO TAG ♥

Libri di sogni: Trollhunters – Guillermo Del Toro, Daniel Kraus ♥

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Scoprite di più sulla collaborazione cliccando qui: LIBRI DI SOGNI.

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Titolo: Trollhunters
Autore: 
Guillermo del Toro / Daniel Kraus
Numero Pagine: 349
Editore: 
DeAgostini
Prezzo: 
14,90 €

Trama:

È un sonnolento pomeriggio di fine estate a San Bernardino. Il sole è quasi tramontato, i fratelli Sturges pedalavano veloci mentre si inseguono con le loro pistole di plastica. Poi Jim, il più piccolo dei due, vede Jack entrare nell’ombra di un ponte. Non è un bello scherzo, pensa il Jim mentre prova a raggiungere il fratello e si lascia inghiottire dalle tenebre. All’improvviso, però, qualcosa si muove: una creatura più nera dell’ombra si si stacca dalla parete… Jim fugge, ma è solo. A partire da quel pomeriggio, di Jack non saprà più nulla. Molti anni dopo, toccherà al giovane Jim Jr., il figlio dell’unico sopravvissuto dei fratelli Sturges, il compito di trovare una risposta. Cosa è successo a zio Jack, quel pomeriggio di estate? E, soprattutto, è vero quello che si dice in città? Che furono i troll – creature orrende e affamate di esseri umani – a rapire Jack e insieme a lui molti, moltissimi altri bambini? Una storia che mette i brividi a firma di Guillermo del Toro, maestro dell’horror e del fantasy. Un romanzo indimenticabile che vi divorerà.


La recensione di Cioccolato e Libri:

Un fantasy senza fronzoli.
Il fatto che io sia perdutamente innamorata dei fantasy orientati più verso lo stile young adult non significa assolutamente che non mi piacciano anche i fantasy così.
Così come? Vi chiederete.
Così tanto concentrati sulla parte fantastica e non reale della storia da lasciare da parte il di più, così precisi nelle descrizioni tanto da farti entrare completamente in un altro mondo e, soprattutto, scritti così bene.
Jim Sturges è solo un ragazzino, ha 13 anni, e purtroppo da quando è nato ha dovuto convivere con un padre ossessionato dalla sua sicurezza. Lo zio di Jim, Jack,  è misteriosamente scomparso per mano di qualcuno che, secondo suo padre, potrebbe tornare in azione in qualunque momento. Quest’ultimo non ha tutti i torti… ma non saranno dieci serrature attaccate alla porta a fermare i Troll.
In ogni ombra, sotto ogni ponte, sotto il letto o nell’armadio: non sai mai da dove possono sbucare per rapirti.
Non tutti sono cattivi… e non tutti sono buoni.
Perché proprio la famiglia di Jim sarà coinvolta in questa storia? Che fine ha fatto lo zio Jack? Chi sono i Troll e che cosa vogliono?
Se volete trovare una risposta a queste domande, leggete il libro!
Mi è piaciuto veramente tanto, ho apprezzato ogni pagina. In conclusione posso dire che questi due autori sanno come costruire un fantasy di successo.
La gente mormora di una Serie TV imminente ma chi lo sa? Intanto ho ammirato il capolavoro di copertina per tutti questi giorni, ho coccolato il libro e so già come va a finire la storia.

Il mio voto è 8 e mezzo.


La recensione di Sognatrice Interrotta:
Il blog: http://www.sognatriceinterrotta.blogspot.it

Ho scoperto dell’uscita di questo libro all’improvviso e il solo fatto di leggere il nome di Guillermo Del Toro e la tipologia di personaggi mi ha portata a volerlo comprare. La storia si può definire un fantasy per ragazzi, visti i personaggi decisamente giovani ma potrei dire anche adatto ai più maturi viste le scene un po’ forti in alcune descrizioni dei Troll e qui si sente lo zampino di Del Toro, molto famoso per unire macabro e situazioni cupe, lasciando spazio a qualche brivido sulla pelle. Ciò che ho adorato di questa storia sono i Troll e il modo in cui sono stati creati, compreso il loro mondo vestito di un fascino molto “teatrale”. Jim e Tub ci accompagneranno nel loro presente fatto di voti bassi, umiliazioni e strategie per evitare il tipico bullo della scuola. Il loro momento arriverà quando il mondo dei Troll invaderà le notti di Jim portandolo verso la verità su zio Jack, scomparso da piccolo e su degli esseri mostruosi che si riveleranno degli ottimi compagni d’avventura. Come tutti i mondi fantasy anche i Troll hanno il loro temibile nemico e purtroppo questo coinvolgerà anche la popolazione umana. Questa storia ci parla della “salita” del più debole dimostrando che non bisogna mai farsi sentire inferiore dagli altri e tutti noi possiamo essere degli eroi. L’azione e il vero significato di famiglia e di amicizia non mancheranno. Una storia ricca di colpi di scena e costruita davvero bene, scritta in modo scorrevole ma che si lascia leggere con calma per assaporare le descrizioni molto precise dei Troll e degli scontri. Un libro che ci porta ad incontrare una figura molto originale e che mi ha lasciata davvero colpita.

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