Buongiorno e buona Immacolata… neanche oggi mi fermo con le recensioni. Sopportatemi!
In questo articolo avevo parlato di “Amore vero” e avevo incluso questo titolo insieme ad altri due ( di cui vi parlerò in questi giorni).
L’amore vero che si intende, in questo caso, è quello per se stessi.
Essendo che non vi avevo mai fatto una recensione di questo libro…
Let’s talk about “Per dieci minuti”.
<<Non ho più un amore. Non ho più una casa che sento davvero mia, non ho più un lavoro che mi piaceva. Non ho un perno: ecco. Ma la vita che gira attorno a questo perno che non c’è, forse, non è poi così male.>>
Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere. Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Con la profonda originalità che la contraddistingue, Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.
Questo libro mi è stato regalato e posso solo dirvi che mi è piaciuto tantissimo.
Il fare, ogni giorno, qualcosa di nuovo secondo me è il miglior consiglio che si possa dare a qualcuno.
Quanti di noi sono caduti nella banalità della vita? Quanti di noi sono ormai persi nella routine e non riescono ad uscirne? Quanti di noi stanno perdendo tutte le esperienze più belle della vita?
Basta essere prigionieri del denaro e delle regole che ogni giorni ci impongono di essere delle persone sempre uguali ed omologate: osiamo e diversifichiamoci.
Amiamo noi stessi.
Facciamo qualcosa che ci renda felici.
Voto: 8