Recensione: Gli invisibili – Roy Jacobsen

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Trama

Ingrid è nata su un’isola che porta il suo nome: poco più di uno scoglio, su cui la famiglia Barrøy alleva animali e coltiva terra, sogni e desideri. Tutti, adulti e bambini, hanno cercato di allontanarsi dall’isola ma sono sempre tornati, perché pur nelle ristrettezze l’isola è casa. Ma all’inizio del XX secolo nemmeno vivere al largo della costa norvegese impedisce alla Storia di affacciarsi e alla terraferma di farsi più vicina che mai.
Gli invisibili è un romanzo di piccoli gesti, pennellate leggere che si accumulano fino a dare contorni e profondità a un mondo ormai scomparso. Uomini, donne, bambini intenti a fronteggiare le asperità della natura accogliendo ciò che sa dare senza mai sottomettersi del tutto. Con la sua prosa semplice eppure venata da fiammate poetiche Roy Jacobsen riesce a rendere straordinarie anche le esistenze più semplici.


Recensione

Preparate una tisana, mettetevi comodi e prendete la mia opinione con le pinze.

Ho deciso di leggere “Gli invisibili” di Roy Jacobsen perché non ricordavo particolari esperienze con autori nordici. Se ho letto qualche opera scritta in questo stile, non la ricordo. Il motivo credo di averlo finalmente capito: le storie scritte in stile nordico non sono fatte per me.
Ho trovato quest’opera piena di significato e sicuramente desiderosa di entrare nel cuore dei lettori e di far capire dei concetti in modo molto sottile.
Posso giudicare i personaggi come “particolari” che è una cosa che, normalmente, nei libri apprezzo moltissimo. Non mi piace leggere di personalità ed azioni sempre uguali.
Il problema è sorto quando mi sono accorta che l’autore avrebbe descritto, descritto e descritto, per duecentoventi pagine circa, una situazione di isolamento e che non ci sarebbe stata una trama come quelle alle quali sono abituata io.
Ecco perché la mia premessa è stata “prendete la mia opinione con le pinze”: io non sono abituata a libri che descrivono una situazione senza far succedere nulla di particolarmente emozionante, ma qualcun altro potrebbe amare una storia così.
La copertina e la descrizione del libro erano super promettenti, avevo tantissima voglia di amare questa storia, ma a volte qualcosa semplicemente non è fatto per noi e dobbiamo accettare la cosa.
Dovrò accettare la mia chiusura mentale nei confronti degli stili nordici, prima di tutto (mi scriverò un post-it!)
Una lancia a favore di Jacobsen, comunque, devo spezzarla perché non è stato tutto tragico. Nelle sue descrizioni mi ha fatto conoscere la vita quotidiana di chi vive su un’isola praticamente fuori dal mondo, ovvero una realtà che io non vivo quotidianamente. L’autore è riuscito nell’impresa di farmi immaginare la tragedia di una qualsiasi tempesta o la mancanza che può sentire qualcuno che cerca di andare via.
Perciò se queste storie fanno per voi, se amate gli scrittori nordici e scoprire nuove realtà, sicuramente potrete apprezzare Roy Jacobsen e il suo modo di farvi immaginare le situazioni e la vita dei personaggi di cui parla.

2 STELLINE☆

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